L’ordine dei “figli della Divina Provvidenza”, fondato nel 1903 da Don Orione, ha una casa missionaria a Zarqa, in Giordania, diretta da padre Hani el Jameel che abbiamo conosciuto un po’ per caso qualche anno fa a Torino. Padre Hani è nato e cresciuto a Mosul in Iraq, nei luoghi dove 2000 anni fa ha cominciato a svilupparsi il Cristianesimo. In Iraq vi erano numerose comunità cristiane che hanno vissuto per secoli in armonia con i Musulmani, fino all’arrivo dell’ISIS che ha cercato di distruggere il Cristianesimo in quei luoghi. I Cristiani che non accettavano di convertirsi all’Islam sono stati cacciati dalla proprie case e derubati di tutto e a volte uccisi. Per la prima volta da 2000 anni a Mosul non esistevano più chiese.
Con l’inizio della guerra hanno cominciato ad entrare in Giordania milioni di profughi dall’Iraq e dalla Siria. Vicino a Zarqa è stato allestito il campo profughi di Za’atari arrivato a contenere 600.000 persone. Un vero inferno.. gli Orionini hanno capito che quelle persone avevano bisogno di essere accolte: si presentavano da loro famiglie che necessitavano di tutto: casa, cibo, vestiario, cure mediche, scuola per i bambini.
Padre Hani e i suoi due confratelli hanno accolto tutti quelli che potevano nei locali della missione; ma presto è finito lo spazio dove accogliere, allora non si sono dati per vinti e hanno affittato delle case, hanno inventato un sistema di tessere con le quali le persone potevano andare a comprare cibo presso i negozi della zona, hanno allestito un centro di assistenza medica, hanno offerto una scuola ai bambini. Un’accoglienza completa a Cristiani e Musulmani, tutti ugualmente vittime della guerra, aiutando fino a 1500 famiglie.
La situazione si è progressivamente normalizzata con il dissolvimento dell’ISIS e molte famiglie hanno potuto fare ritorno nel loro paese dove però spesso hanno trovato le loro case devastate o distrutte.
Dal 2015 il CiDiBi ha contribuito economicamente a sostenere le attività di accoglienza della missione di Zarqua.
Nel 2017 ha finanziato alcuni importanti lavori di adeguamento della casa missionaria e del centro di accoglienza.